Prima e dopo

Prima e dopo dieta

Sui social media siamo tutti impantanati quotidianamente con immagini e messaggi che sottolineano la magrezza e/o il raggiungimento di un fisico ideale.

Oggi permettetemi una breve parentesi, una considerazione, sulle foto che celebrano il risultato di un calo ponderale (le classiche “prima e dopo” dieta) pubblicate da professionisti e ritraenti pazienti/clienti.

Non mi sono mai, e dico MAI piaciute, per diversi motivi, su cui non mi dilungo. Non serve una laurea per non apprezzare questo genere di marketing di basso livello. Il problema è che ultimamente io non riesca proprio a tollerarle. Non ci vedo più soltanto del “marketing di basso livello” ma le possibili implicazioni psicologiche del veicolare certi “successi”.
Perché?

  • Esaltano la magrezza
  • Spingono alla perdita di peso indipendentemente dallo stato nutrizionale
  • “Se vuoi, puoi”

Viene posto il focus solo sul peso e le forme corporee quando per me dovrebbe essere decentrato. Il prima e dopo può avere senso nella chirurgia plastica, perché lì l’estetica è funzione, e quindi è quello l’obiettivo di un’eventuale operazione. In un percorso nutrizionale, invece, ci sono tantissimi altri elementi da considerare (composizione corporea, aspetti comportamentali e psicologici, esami ematochimici, ecc).

In questo genere di post ci si concentra solo sul risultato senza parlare del percorso, che è la chiave della terapia alimentare. È un po’ come dire “una dieta che aiuta esiste, guarda quante persone ci sono riuscite, basta poco, se non ci provi la responsabilità è tua”. Decine, centinaia o migliaia di persone vedranno quelle foto. Non sappiamo a chi arriveranno questi contenuti e non sappiamo quali possono essere i possibili risvolti di questo tipo di comunicazione.

“Guardate la vostra composizione corporea, non il peso”

Ma visto che ormai andare “contro la cultura della dieta” fa moda, anche i “prima e dopo” si sono aggiornati e non si parla più di peso ma di composizione corporea.

Cosa cambia rispetto ai “prima e dopo” che riguardano solo il peso? Assolutamente niente!

In questi “Prima e dopo” focalizzati su peso, corpo e forme corporee si parte da un presupposto: essere grassi è una colpa; se le persone si comportassero tutte allo stesso modo (bene), con eguale sforzo e fatica per ciascuno, tutti avremmo dei corpi magri e tonici (giusti). 

Questa è una visione incredibilmente semplicistica. Non sto dicendo che a volte non serva impegno o forza di volontà. Servono, ma non bastano, e non sono per tutti ugualmente possibili, facili o in alcuni casi perfino utili.

Mettiamo da parte per un attimo tutto ciò che riguarda la validità e il valore dei corpi, parliamo solo di salute visto che sembra preoccupare tanto. Non nego che un eccesso di adipe sia un fattore di rischio per numerose patologie e possa rappresentare di per sé anche uno stato patologico. Il punto è che la valutazione dello stato di salute si fa utilizzando decine e decine di determinanti (ad es. aspetti comportamentali e psicologici, esami ematochimici, ecc).

Valutare la salute solo sulla base della composizione corporea (poi quale fattore della composizione corporea viene valutato non si sa) è un errore macroscopico. Se il cambiamento della composizione corporea fosse associato allo sviluppo di pensieri-comportamenti alimentari restrittivi e disfunzionali? Direi che non ne avremmo guadagnato in termini di salute e benessere.

Così come non esiste “il peso forma” non esiste nemmeno “la composizione corporea ideale”.   

Esiste invece il “miglior peso” e la “migliore composizione corporea” che sono quelli che ci danno il miglior compromesso di salute fisica, psicologica e sociale.

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